Una
valle chiusa, come la Val Martello, non conduce al superamento di un
passo ma può egualmente dare grandi soddisfazioni, soprattutto
quando l’asfalto ci porta, in poco più di 22 km, dai 650 m. di
quota della Val Venosta agli oltre 2000 del cartello “Fine strada
provinciale”, ad Hintermartell!
Tutto
questo seguendo sempre la stessa strada, la SP2 della Val Martello,
che riesce a presentarsi con caratteristiche e guidabilità via
via molto diverse:
all’inizio, curve morbide e
campi coltivati, soprattutto per mele e fragole, poi pareti rocciose
a picco sul lago, infine boschi sino ad arrivare, all’altitudine
di 2051 m, al grande parcheggio di Hintermartell, da cui splendidi
itinerari, solo per escursionisti, portano alle cime del Gruppo
Ortles-Cevedale.
L’ultimo
tratto di strada è caratterizzato da otto tornanti, che si
aggiungono ai 10 o 20 precedentemente superati, ma se ne
differenziano in modo netto in quanto sono ripidi, stretti e si
susseguono a ritmo incalzante! Una sfida che un motociclista affronta
e supera sempre con gusto!
Sempre
per chi, in moto, non disdegna le sfide, ma stavolta in modo
decisamente meno stressante, è possibile, in diversi punti,
staccarsi dalla SP2 e percorrere tratti più o meno lunghi di
sterrato, in genere molto facile ma comunque divertente.
Un
elemento molto interessante di questo breve itinerario, che poi
occorre ripercorrere pari pari per ridiscendere a valle, è il lago
di Gioveretto (Zufrittsse in tedesco), che già da solo costituirebbe
una meta di tutto rispetto: si trova a 1850 m. di altitudine ed è
possibile, in un paio d’ore, percorrere, andando e tornando a
piedi, tutta la sponda opposta rispetto a quella dove si snoda la
provinciale, dalla diga fino al punto in cui il Rio Plima dà origine
al lago.
Non
dimentichiamo poi che ci troviamo nel Parco Nazionale dello Stelvio,
dove la montagna si presenta in tutta la sua caratteristica
bellezza, fatta anche di boschi, capanne e dettagli intriganti!
Forse,
la prossima volta varrebbe la pena di sfilarsi gli stivali da moto, indossare gli scarponcini da montagna e
salire verso queste cime...
In
Austria le strade belle, si sa, vanno pagate: questo sia quando si
tratti di strade famose, poste in posizione strategica, come la
Grossglocknerstraße oppure la Nockalmstraße, sia quando si tratti
di strade un po’ più
appartate,
come la Silvretta Hochalpenstraße o la Kaunertalergletscherstraße
di cui vi parleremo oggi.
La strada sale fino a 2750 m., dove partono gli impianti di risalita del ghiacciaio Gletscher , ed è quindi a fondo chiuso: in Kaunertal si può arrivare dalla Oberinntal (passo Resia) oppure dalla Ötztal (passo Rombo), passando, se si vuole, dalla Pitztal, con itinerari che potete trovare descritti qui.
La strada segue l’andamento della valle ed in pratica già da Burg Berneck non si può fare altro che salire verso il ghiacciaio, anche se solo dopo Feichten si incontra, a quota 1200 m., la stazione di ingresso e la strada diventa a pedaggio.
Il primo tratto è in dolce pendenza, porta verso la diga in un paesaggio tipicamente alpino: anche i primi due o tre tornanti, larghi e dolci, non lasciano immaginare cosà si troverà più avanti.
Dopo
la diga si costeggia il lago, con la strada che si fa decisamente più
stretta, mentre
le montagne incombono.
Quando
il lago finisce, inizia la salita vera e propria: altri 26 tornanti,
dopo i tre iniziali, scandiscono l’aumento di quota, dapprima meno
sensibile.
Ben
presto però si sale in modo sempre più deciso, con pendenze anche
impegnative e con la compagnia della neve, presente a tratti anche in
pieno agosto.
Alla
fine, ci si quasi sente sollevati a leggere il “Willkommen” che
annuncia l’arrivo ai 2750 m. di quota, dove la strada termina.
Per
chi non vuole ridiscendere subito nel verde della Kaunertal e vuole
andare oltre i tremila metri, occorre cambiare mezzo di trasporto!!
Ma l’esperienza è già molto soddisfacente così!