Dolomiti in moto – Pordoi, Giau e Valparola
Impossibile resistere al fascino delle Dolomiti: se poi,
come a giugno, i passi sono aperti ed i prati sono in fiore, il godimento è
totale.
In questo giretto di inizio stagione, partendo da Bolzano
abbiamo valicato un po’ di passi
Da Bolzano l’itinerario porta a salire lungo la Val d’Ega, che nonostante la maggiore scorrevolezza donatale dalle numerose gallerie, conserva il suo carattere ambivalente, orrido nella prima parte e via via più dolce e boscoso nella seconda parte; si supera il lago di Carezza e, sotto i massicci di Latemar e Catinaccio, si arriva al passo di Costalunga, che segna il limite fra le province autonome di Bolzano e di Trento.
Dal Passo di Carezza, come i locali chiamano il Costalunga, si
scende in val di Fassa per ricollegarsi alla mitica SS 48 delle Dolomiti, che
si segue fino a Canazei. Due le varianti possibili per arrivare al passo Giau: proseguire
per passo Fedaia, sotto l’imponente Marmolada, oppure, sotto l’altrettanto imponente Sella, salire, come mostrato in queste foto, al Pordoi.
Dal Pordoi si scende ad Arabba ma, se si vuole percorrere in
salita il lato meridionale del Giau, occorre abbandonare la SS48 e dirigersi
verso l’Agordino, Caprile e Colle Santa Lucia, da dove si inizia la salita,
composta da 29 tornanti in poco più di
otto km: in pratica un tornante ogni trecento metri!
Il Giau offre panorami stupendi sulle Dolomiti Ampezzane, ed
altrettanto belli i panorami che si godono riprendendo la SS48 in direzione del
passo Falzarego.
Qui invece ci si immerge in uno scenario del tutto diverso,
ed è in un paesaggio lunare che si percorrono i pochi km che portano al Valparola.
Dopo il Valparola si rientra in Alto Adige e la discesa in Alta
Badia avviene ancora una volta fra montagne di eccezionale bellezza.
A La Villa si è ormai sulla via del ritorno, e per rientrare
la scelta è ampia: per Bolzano il classico passo Gardena, per Bressanone il meno conosciuto Passo delle Erbe oppure,
senza più salite, si può percorrere tutta la Val Badia fino a riprendere la
statale della Pusteria. Ma di queste strade vi parleremo in un’altra occasione…
Grazie del viaggio
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