giovedì 27 maggio 2021

Lungo il Po in moto – Isola Serafini

 





I confini fra Lombardia ed Emilia sono spesso segnati dal corso del Po, ma c’è un punto in cui questi confini addirittura tagliano a metà un’isola, la più grande isola fluviale del “grande fiume”, proprio dove le sue acque si uniscono a quelle dell’Adda. 






Dell’Adda abbiamo già parlato qui e del Po abbiamo raccontato sia le sorgenti sia ilDelta; oggi parliamo invece dell’Isola Serafini, delle sue bellezze e delle sue particolarità.








Da sempre, l'isola, che attualmente è divisa tra la provincia di Cremona, quella di Piacenza e quella di Lodi, ha una fortissima vocazione agricola, per cui campi e cascine la contraddistinguono.







Il boom industriale degli anni ‘50 ha chiesto un pesante contributo anche ad Isola Serafini, dove la costruzione della Centrale idroelettrica “Carlo Bobbio”, nonché della relativa diga, ha interrotto la navigazione e la risalita ittica fino a tempi recenti, quando si è rimediato con una chiusa per le imbarcazioni ed una scala di risalita per i pesci.









Questo ha dato ancora più importanza al fiume, che comunque qui resta il protagonista indiscusso.








Per i motociclisti, vi sono da scoprire tante stradine non asfaltate, oltre alle piste ciclabili non aperte ai mezzi a motore, per esplorare l’isola ed avvicinarsi alla natura. Attenzione però al fondo stradale, spesso composto da ciottoli di fiume, piuttosto scivolosi.








Anche nelle golene della sponda lodigiana, verso Castelnuovo Bocca d’Adda, non mancano interessanti tratti non asfaltati che dalla strada provinciale 27 portano verso il Po.







Da Monticello d’Ongina, invece, si può agevolmente costeggiare il fiume, sempre su strade non asfaltate, ed ammirare, per esempio, dove il suo corso piega verso nord e la foce dell’Adda, lasciando scorrere più direttamente le acque del canale verso la centrale.






Arrivederci al prossimo Reportage!






sabato 8 maggio 2021

Lombardia in moto – Giri “colorati”




Settimane e settimane di motociclismo limitato o nullo non hanno fiaccato la “voglia di due ruote”: è stata anzi l’occasione per scoprire come ci si possa divertire anche a poca distanza da casa! Qui vi racconteremo, per immagini, come si sia potuta ingannare l’attesa dei “grandi viaggi” restando nel territorio della Regione o addirittura del Comune, in questo caso la Lombardia e Milano.







Non occorrono presentazioni per i laghi lombardi, non solo Verbano e Lario, che rappresentano la più facile destinazione da raggiungere puntando verso nord, ma anche, per esempio, la sponda italiana del Lago di Lugano.
















Ad ovest il Ticino con il suo Parco non è solo il naturale confine, verso il vicino Piemonte: è anche una meta affascinante e ricca di sorprese.














Andando verso sud si esplora la bassa padana e soprattutto la provincia di Pavia: sia al di qua del Po sia nell’Oltrepo, offre scorci invidiabili ed anche l’occasione per salire verso qualche passo.













In tema di passi, l’est della Lombardia, con le campagne e le montagne bergamasche e bresciane, ne è oltremodo ricca, anche se alcune strade si apriranno solo a giugno. Nel frattempo ci si può dedicare a laghi solo per estensione minori, come Iseo ed Endine, oppure seguire  il corso dell'Adda.















Se poi si vogliono accumulare tante sensazioni con pochi chilometri, la Brianza è tutta da scoprire! Basta pensare a posti come Imbersago, Montevecchia, Carimate, oppure i laghetti di Alserio, Segrino, Pusiano...
















Addirittura, con un po’ di inventiva, si possono creare itinerari “al profumo di libertà” anche nei giorni di più vincolanti restrizioni, restando all’interno dei confini di Milano e visitando San Marchetto, l'Abbazia di Chiaravalle, il Parco delle Cave. Oppure gironzolare a Vaiano Valle o al Vigentino!

















Milano stessa, con i suoi palazzi ed i suoi scorci, offre agli appassionati di “urbex” motociclistica tanti sfondi sui quali fotografare la propria beniamina a due ruote.













Ci fermiamo qui, sperando di potervi presto presentare reportage di ben più ampio respiro! Buona strada!