Trentino in moto - Passo Redebus e Valle dei Mòcheni
Tutto trentino questo itinerario, ma non per questo privo di
aspetti linguistici e culturali
inaspettati.
L’itinerario parte da Castello-Molina di Fiemme, dove si
lascia la SS48 delle Dolomiti per seguire la SP83 lungo il corso dell’Avisio ,
fino a Bedollo, sull’altipiano di Pinè, dove inizia il vero e proprio giro di cui
si parla.
A Bedollo inizia la salita lungo la SP224 ed in pochi km si
arriva al Passo Redebus: la sua quota non elevata (1455 m. slm.) lo rende, in genere,
raggiungibile anche in inverno ed infatti nella stagione fredda è proprio qui
che si svolge il motoraduno invernale più alto d’Europa.
Dal passo di entra nella valle Incantata, la valle dei Mòcheni
(Bersntol), così chiamata perché nel medioevo vi si insediò un gruppo
germanofono, che ha conservato nel tempo il proprio linguaggio, ben diverso sia
dal tedesco moderno sia dalla variante sudtirolese.
Come motociclisti, questi posti meritano di essere visitati per la particolare conformazione di valle pressoché chiusa,
per cui le due strade che la percorrono, a destra e sinistra del torrente
Fersina, ed in particolare la SP 135 (Sinistra Fersina), sono sinuose,
ombreggiate e con pochissimo traffico.
Solo verso lo sbocco in Valsugana, a Pergine, il traffico si
fa intenso, ma subito si svolta verso Baselga di Pinè e si riprende la SP 83
per rientrare a Bedollo e poi in Val di Fiemme, costeggiando tutta una serie di
bellissimi laghi, come il Lago di Stramentizzo.
Alle porte della Val di Fiemme, di nuovo sulle sponde dell'Avisio si conclude l’itinerario, ma non mancano le opportunità per far andare ancora le ruote, salendo al vicinissimo Passo Manghen o proseguendo verso le più famose mete dolomitiche.
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