giovedì 22 luglio 2021

Alto Adige/Sud Tirolo in moto – Passo di Vizze/Pfitscher joch.

 






Capo Nord e Route 66, lo Stelvio ed il Größglockner... L'immaginario motociclistico vive di grandi viaggi e di grandi imprese, ma oggi vi suggeriremo come la moto possa essere goduta anche in modo diverso, senza andare troppo lontano, con piccoli itinerari comunque adrenalinici, impegnativi o quanto meno divertenti, per di più utili per soddisfare anche altre passioni, quali la gastronomia o, come questa volta, l’escursionismo.














La Val di Vizze, con la sua SP508 che la percorre dall’Isarco alla cresta di confine, dove si trova appunto il Passo di Vizze, meta di questo itinerario, si presenta come una verdissima valle sudtirolese, circondata dalle montagne e con il Rio Vizze che ne raccoglie le acque, formando a volte placidi laghetti.














Dopo una trentina di chilometri di guida rilassata, lo scenario però cambia: arrivata ai piedi delle Alpi della Zillertal, la SP508 diventa una stretta strada di montagna che ben presto perde anche il manto di asfalto e diventa una “gelande strasse”, per la gioia degli enduristi.















La gioia non dura molto: ben presto tutti i veicoli, moto comprese, sono costretti a fermarsi e per gli ultimi 5 km di strada si può proseguire solo a piedi, scegliendo fra il percorso stradale ed un impegnativo sentiero, oppure in bici.










La strada, che mantiene il rango e la denominazione di Strada Provinciale, forse in memoria dei trascorsi utilizzi militari, ma è poco più di una mulattiera, si addentra dapprima nei boschi ma ben presto sale sotto il sole implacabile e solo la bellezza delle montagne circostanti lenisce la fatica dei quasi 500 metri di dislivello da superare.














L’alternativa sarebbe il sentiero che taglia dritto verso il Passo, ma più che un sentiero è una ripida scalinata intagliata sul fianco della montagna, che forse è meglio affrontare soltanto se si ha una discreta esperienza escursionistica e soprattutto calzature adatte. In compenso la scelta del sentiero regala scenari più selvaggi ed incontaminati, nonché simpatici incontri con la fauna di montagna.












Qualunque sia l’itinerario di salita scelto, l’arrivo ai 2200 metri, in prossimità del Passo, fa sorgere spontaneo un “ooohhhh!", misto di meraviglia e di liberazione. I laghetti in cui si riflettono le cime ancora ornate di neve, lo scenario della Val di Vizze, la consapevolezza del raggiunto traguardo sono una grande soddisfazione.










Ed eccoci al Passo, eccoci alla frontiera con l’Austria: la strada finisce in corrispondenza del cippo di confine, in territorio austriaco non vi è strada, solo poco più di un sentiero che scende verso lo Zamser Grund e quindi a Finkenberg, nella Zillertal. Dopo le foto di rito, si è ben lieti di approfittare del Rifugio Passo di Vizze, il più antico rifugio privato dell'Alto Adige, per riposarsi e rifocillarsi.













L’impresa finisce qui: un ultimo sguardo alle cime ed al fondo valle, un ultimo respiro profondo con l’aria fresca delle montagne e si prende la via del ritorno… Notizia per i più pigri: è attivo un servizio di bus navetta, che porta fino al Passo eliminando tutta la fatica… ma forse anche la soddisfazione!




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