Alto Adige/Sud Tirolo in moto – Passo di Vizze/Pfitscher joch.
Capo Nord e Route
66, lo Stelvio ed il Größglockner... L'immaginario motociclistico
vive di grandi viaggi e di grandi imprese, ma oggi vi suggeriremo come
la moto possa essere goduta anche in modo diverso, senza andare troppo
lontano, con piccoli itinerari comunque adrenalinici, impegnativi o
quanto meno divertenti, per di più utili per soddisfare anche altre
passioni, quali la gastronomia o, come questa volta, l’escursionismo.
La Val di Vizze, con
la sua SP508 che la percorre dall’Isarco alla cresta di confine,
dove si trova appunto il Passo di Vizze, meta di questo itinerario,
si presenta come una verdissima valle sudtirolese, circondata dalle
montagne e con il Rio Vizze che ne raccoglie le acque, formando a
volte placidi laghetti.
Dopo una trentina di
chilometri di guida rilassata, lo scenario però cambia: arrivata ai
piedi delle Alpi della Zillertal, la SP508 diventa una stretta strada di montagna che
ben presto perde anche il manto di asfalto e diventa una “gelande
strasse”, per la gioia degli enduristi.
La gioia non dura
molto: ben presto tutti i veicoli, moto comprese, sono costretti a
fermarsi e per gli ultimi 5 km di strada si può proseguire solo a
piedi, scegliendo fra il percorso stradale ed un impegnativo
sentiero, oppure in bici.
La strada, che
mantiene il rango e la denominazione di Strada Provinciale, forse in
memoria dei trascorsi utilizzi militari, ma è poco più di una
mulattiera, si addentra dapprima nei boschi ma ben presto sale sotto
il sole implacabile e solo la bellezza delle montagne circostanti
lenisce la fatica dei quasi 500 metri di dislivello da superare.
L’alternativa
sarebbe il sentiero che taglia dritto verso il Passo, ma più che un
sentiero è una ripida scalinata intagliata sul fianco della
montagna, che forse è meglio affrontare soltanto se si ha una
discreta esperienza escursionistica e soprattutto calzature adatte.
In compenso la scelta del sentiero regala scenari più selvaggi ed
incontaminati, nonché simpatici incontri con la fauna di montagna.
Qualunque sia
l’itinerario di salita scelto, l’arrivo ai 2200 metri, in
prossimità del Passo, fa sorgere spontaneo un “ooohhhh!", misto di
meraviglia e di liberazione. I laghetti in cui si riflettono le cime
ancora ornate di neve, lo scenario della Val di Vizze, la
consapevolezza del raggiunto traguardo sono una grande soddisfazione.
Ed eccoci al Passo,
eccoci alla frontiera con l’Austria: la strada finisce in
corrispondenza del cippo di confine, in territorio austriaco non vi è
strada, solo poco più di un sentiero che scende verso lo Zamser Grund e quindi a Finkenberg, nella Zillertal. Dopo le foto di rito, si è ben
lieti di approfittare del Rifugio Passo di Vizze, il più antico
rifugio privato dell'Alto Adige, per riposarsi e rifocillarsi.
L’impresa finisce
qui: un ultimo sguardo alle cime ed al fondo valle, un ultimo respiro
profondo con l’aria fresca delle montagne e si prende la via del
ritorno… Notizia per i più pigri: è attivo un servizio di bus
navetta, che porta fino al Passo eliminando tutta la fatica… ma
forse anche la soddisfazione!
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