Lombardia e Svizzera in moto - Val Veddasca ed Alpe di Neggia.
Un viaggio a ritroso
nel tempo, fra profumi di bosco e di alpeggio, misti a ricordi di
bricolle cariche di caffè e sigarette, in una frontiera che ormai
frontiera non è più, ma conserva il fascino dell’avventura, sia
pure soltanto motociclistica. A ridosso delle montagne che si
specchiano nel Lago Maggiore, il nostro itinerario parte proprio dal
lago, esattamente da Maccagno, poco a nord di Luino.
Già il primo
tratto, fra le case e poi le ville del paese, ci fa capire che
occorrerà impegnarsi: infatti la SP5 inizia subito ad
arrampicarsi verso Garabiolo con un susseguirsi di ripidi tornanti,
a cui fanno seguito tratti stretti ed impervi, dove l’attenzione nella guida deve sempre essere massima.
I boschi si fanno
sempre più fitti, ma questo non impedisce di incontrare, uno dietro
l’altro, severi paesi di montagna, con le loro altrettanto severe
case di pietra grigia, appena ingentilite da qualche immagine religiosa.
Via via scorrono,
sempre lungo la strettissima e ombrosa SP5, Veddasca, Armio, Lozzo ed
infine Biegno, dove la vecchia casermetta della Guardia di Finanza ci
avvisa che, dopo il valico di Indemini, siamo arrivati in territorio
svizzero, anche se sempre in vista del Verbano.
Ancora un po’ di
strada in salita, e finalmente arriviamo ai 1395 m. slm. della nostra
meta: l’Alpe di Neggia, che in questo periodo dell’anno è un
tripudio di verde.
Vale la pena di
fermarsi, sia che si desideri fare uno spuntino sia che si voglia
soltanto ammirare il paesaggio attorno oppure la vista su Locarno, adagiata
in fondo al Lago Maggiore.
La discesa verso
Gambarogno non è meno ripida né tortuosa rispetto alla salita in
territorio italiano, ma la strada è molto più larga, la guida ne
risulta avvantaggiata e permette anche qualche sosta, prima di
arrivare sulla Cantonale, in riva al lago.
Da qui la strada ci
riporterà in Italia, verso sud, ma solo dopo aver ancora una volta ammirato, sulla
sponda opposta, la splendida Locarno!
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