lunedì 30 aprile 2018

Appennini in moto – Penice e Brallo






Una destinazione classica per le "gite fuori porta", comoda da Milano e da altri punti di partenza, che si presta bene all'innesto di pressoché infinite varianti.











Per raggiungere il Passo Penice, partendo da Milano, abbiamo scelto di percorrere la strada 412 “della Val Tidone”, in quanto, a differenza di altri itinerari di uscita dalla metropoli lombarda, evita o quanto meno riduce il viaggio fra il cemento ed i capannoni della periferia: subito dopo Opera, ci si immerge invece fra campi, cascine ed abbazie. 








Siamo ai confini fra le province di Milano, Lodi e Pavia, fra colture e pioppeti ci si dirige verso il Po; la stagione appena agli inizi ci permette di evitare le zanzare, che in estate qui regnano.









A Pieve di Porto Morone si attraversa il ponte sul Po e, si entra in Emilia seguendo sempre la strada della Val Tidone. A Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone e nei successivi chilometri i centri abitati e le infrastrutture industriali rendono però il traffico più lento.







Vale la pena, allora, di abbandonare la 412 a Nibbiano, preferendole la molto meno trafficata SP34 che si inerpica verso Pecorara e Caprile.











Dopo Cicogni la strada si affaccia sulla conca di Bobbio e la val Trebbia . 








La SP34 si collega con la SS461 del Passo Penice a pochi km dal passo, sul versante piacentino: pochissime curve e, superato il bivio Val Tidone, si arriva al passo (1.149 m) , preannunciato dal famoso tornante. 








Nel piazzale, che nei giorni di festa è gremito di moto, è posta la statua di san Colombano nominato patrono e protettore dei motociclisti. 




Dal passo c’è giusto il tempo di percorrere pochi km in discesa lungo la statale del Penice e subito si svolta a sinistra sulla SP89 verso il passo del Brallo. 








La strada, purtroppo sempre malridotta a causa delle intemperie invernali, si snoda lungo il crinale del Monte Penice e sul suo punto più alto c'è il poco conosciuto Passo Scaparina. 










Scendendo si può deviare verso Ceci in Val Bobbio, ma è a Pregola che, proprio sul Passo del Brallo (951 m s.l.m.), la strada si unisce alla provinciale 186, una deviazione che staccandosi dalla statale 461 del Passo del Penice collega Bobbio a Varzi, prendendo il nome  proprio dal Passo del Brallo. 










Da Brallo di Pregola, (è questo il nome esatto del comune che ospita il valico), il rientro verso il ramo principale della statale del Penice ci fa attraversare Menconico, Santa Margherita di Staffora ed infine porta a Varzi.    










Questo Reportage si conclude qui, lasciando ampia scelta sulla strade per il ritorno.. sempreché non si decida di fermarsi a cena, e a dormire, nell’ospitale Oltrepo!








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