Toscana in moto – “L’Eroica” da sud a nord
Quando questo Blog vi ha raccontato l’Eroica da nord a sud , cioè da Radda e Gaiole fino a Montalcino ed in Val d’Orcia, vi ha dato anche appuntamento per il completamento del racconto: ed eccoci ora con
le immagini raccolte appunto fra la val d’Orcia e Radda in Chianti.
Rispetto al precedente reportage, qui prevalgono le immagini
dedicate al piacere di guida, anche perchè questa volta i tratti di “strada
bianca” prevalgono su quelli asfaltati. Il circuito è comunque percorribile con qualsiasi tipo di moto, ovviamente rapportando la guida al tipo di mezzo ed
alle condizioni della strada, dove non mancano pendenze robuste. Evitando i fine settimana si incontrano anche
pochi ciclisti, ma massima attenzione sempre, perché il traffico locale è pur
sempre presente.
Per questa tratta di “Eroica” si può partire sia da
Montalcino, sia da altri centri vicini, come Pienza e San Quirico, che meritano
anch’essi una visita.
L’allacciamento al circuito vero e proprio avviene a Bellaria,
a metà circa dei 205 km del percorso, con un primo abbastanza impegnativo tratto
di strada bianca, abbacinante sotto il sole.
Si prosegue poi, sempre su strada non asfaltata e ricca di
saliscendi, alla volta di Lucignano d’Asso .
Proseguendo verso Asciano, si inserisce qualche breve tratto
di asfalto, piacevolmente ondulato e sinuoso, ma il più del percorso resta “eroico”.
Dopo Asciano ci si immerge nella zona delle Crete Senesi, lo spettacolo è affascinante ma
occorre mantenersi ben concentrati sulla guida.
Si arriva poi, ben ricoperti di polvere, a Torre a Castello:
una pausa è d’obbligo, per rifiatare prima di un lungo tratto di guida su
asfalto. A questo proposito, è bene non dimenticare che gli pneumatici, ben “incipriati”
dalla polvere bianca raccolta nei tratti sterrati, sull’asfalto hanno
inizialmente minore aderenza, finchè non si sono un po’ ripuliti.
Castelnuovo Berardenga e Pianella si attraversano quasi
sempre su asfalto, ma subito dopo Pianella , dove si incrocia il ramo
discendente del percorso, quello che da Gaiole va verso Montalcino, torna lo
sterrato.
Si è ormai rientrati in Chianti, con i suoi ulivi e le sue viti: per Vagliagli e Radda è
tutta strada bianca, non facilissima, anche perché inizia a pesare un po’ la
fatica, ma la soddisfazione data dal cartello che ci ricorda che ormai siamo alla
fine del giro è una giusta ricompensa.
Entrati in Radda, al di là di questo arco si presentano due
possibilità: andare verso Gaiole, per
percorrere l’”Eroica” da nord a sud oppure perdersi , quasi a caso, fra le strade e le osterie chiantigiane:
Panzano, capitale della Bistecca alla Fiorentina, è a due passi. A voi la
scelta!
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