giovedì 26 aprile 2018

Toscana in moto – “L’Eroica” da sud a nord






Quando questo Blog vi ha raccontato l’Eroica da nord a sud  , cioè da Radda e Gaiole fino a Montalcino ed in Val d’Orcia,  vi ha dato anche appuntamento per  il completamento del racconto: ed eccoci ora con le immagini raccolte appunto fra la val d’Orcia e Radda in Chianti.









Rispetto al precedente reportage, qui prevalgono le immagini dedicate al piacere di guida, anche perchè questa volta i tratti di “strada bianca” prevalgono su quelli asfaltati. Il circuito è comunque percorribile con qualsiasi tipo di moto, ovviamente rapportando la guida al tipo di mezzo ed alle condizioni della strada, dove non mancano pendenze robuste.  Evitando i fine settimana si incontrano anche pochi ciclisti, ma massima attenzione sempre, perché il traffico locale è pur sempre presente.










Per questa tratta di “Eroica” si può partire sia da Montalcino, sia da altri centri vicini, come Pienza e San Quirico, che meritano anch’essi una visita.











L’allacciamento al circuito vero e proprio avviene a Bellaria, a metà circa dei 205 km del percorso, con un primo abbastanza impegnativo tratto di strada bianca, abbacinante sotto il sole.















Si prosegue poi, sempre su strada non asfaltata e ricca di saliscendi, alla volta di Lucignano d’Asso .














Proseguendo verso Asciano, si inserisce qualche breve tratto di asfalto, piacevolmente ondulato e sinuoso, ma il più del percorso  resta “eroico”.

















Dopo Asciano ci si immerge nella zona delle Crete Senesi, lo spettacolo è affascinante ma occorre mantenersi ben concentrati sulla guida.












Si arriva poi, ben ricoperti di polvere, a Torre a Castello: una pausa è d’obbligo, per rifiatare prima di un lungo tratto di guida su asfalto. A questo proposito, è bene non dimenticare che gli pneumatici, ben “incipriati” dalla polvere bianca raccolta nei tratti sterrati, sull’asfalto hanno inizialmente minore aderenza, finchè non si sono un po’ ripuliti.












Castelnuovo Berardenga e Pianella si attraversano quasi sempre su asfalto, ma subito dopo Pianella , dove si incrocia il ramo discendente del percorso, quello che da Gaiole va verso Montalcino, torna lo sterrato.











Si è ormai rientrati in Chianti, con i suoi ulivi e le sue viti: per Vagliagli e Radda è tutta strada bianca, non facilissima, anche perché inizia a pesare un po’ la fatica, ma la soddisfazione data dal cartello che ci ricorda che ormai siamo alla fine del giro è una giusta ricompensa.




















Entrati in Radda, al di là di questo arco si presentano due possibilità: andare verso  Gaiole, per percorrere l’”Eroica” da nord a sud oppure perdersi , quasi a caso, fra le strade e le osterie chiantigiane: Panzano, capitale della Bistecca alla Fiorentina, è a due passi. A voi la scelta!




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