Dolomiti in moto – L’autunno.
Autunno: le
temperature sono più basse e liberano le strade dal traffico
turistico in eccesso, ma non fermano i motociclisti più tenaci, premiati da colori e luci che rendono le Dolomiti ancora più
belle. Eccovi quindi un bel giro, perfetto per la stagione!
Si parte dalla
Statale 12, dell’Abetone e del Brennero, ed a Cornedo all’Isarco,
a poca distanza dal casello autostradale di Bolzano Nord, si imbocca
la Val d’Ega. L’antico incubo delle gole ha lasciato il posto a
veloci gallerie che portano in fretta a Ponte Nova. Si rinuncia alla
pur bella salita a Lavazè ( ma potete leggere qualcosa in più qui) e ci si dedica alle visioni, una più bella dell’altra, del lago
di Carezza, del Catinaccio e del Latemar. Anche per questo, trovate
altre foto ed info cliccando qui . Al Passo di Costalunga, detto anche Passo di Carezza, si entra in
Trentino.
Pochi chilometri per
scendere in Val di Fassa ed immettersi in direzione Est nella SS48
“Delle Dolomiti”, in buona parte raccontata qui, da seguire fino a Canazei: poi ci si stacca dalla SS48 e si sale verso
Passo Fedaia, l’omonimo lago e la sempre impressionante visione del
ghiacciaio della Marmolada.
Ormai entrati in
Veneto, si fila dritti verso il Cadore e l’Agordino per affrontare
con entusiasmo i 29 tornanti di Passo Giau. Lo spettacolo che si gode
in cima al Passo è un premio impagabile!
La Conca Ampezzana è
affascinante, ma giunti a Pocol la si abbandona riprendendo la SS48 ,
stavolta in direzione Ovest, per portarsi in Val di Fodom, al Passo Falzarego e subito
dopo al Passo Valparola, dove dalla provincia di Belluno si rientra
in provincia di Bolzano. Un tratto, questo, di cui vi abbiamo già
parlato qui .
Siamo ora in Alta
Badia: San Cassiano, La Villa, Badia vengono attraversate
velocemente, in una cornice di montagne bellissime, per poi iniziare
, a San Martino, la salita verso il Passo delle Erbe. Questo Passo, punto di partenza di interessantissime escursioni, ha già meritato
l’attenzione di questo Blog, sia qui, sia qui .
Dal Passo delle
Erbe una strada stretta ed
impegnativa porta giù in Val Di Funes, alle pendici delle superbe Odle: con una piccola deviazione di
un paio di chilometri si po' ammirare la famosa chiesetta di S.
Maddalena, ma se le ombre della sera incombono ci si può senz’altro
dirigere verso la valle dell’Isarco.
Dopo una decina di
chilometri, a Chiusa, si rientra sulla SS12 , direzione Bolzano, per
concludere l’itinerario.
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