Una Moto Guzzi raffreddata a liquido? Già questo sarebbe un buon motivo per testarla.. Se si aggiungono poi tutte le altre innovazioni che la casa di Mandello ha previsto su questa moto, con cui ha inaugurato quella che sarà probabilmente la piattaforma regina del marchio, la prova su strada si impone! Grazie a MotoRiders di Trento, Concessionaria Moto Guzzi per il Trentino - Alto Adige, abbiamo quindi guidato e fotografato una V100 Mandello sulle strade della Val di Cembra e della Valsugana.
Un giro breve e
rilassato, ma sufficiente ad entrare in sintonia con il nuovo
bicilindrico “liquid cooled”; rispetto alla sorella minore, la
V85TT raffreddata ad aria (di cui abbiamo parlato qui ), si avverte meno il leggerissimo “momento
volvente”, marchio di fabbrica da sempre delle Guzzi; probabilmente
la trasmissione cardanica spostata a sinistra migliora l'equilibrio
delle masse. Così come la minore altezza della sella agevola salita
e guida. Usando la mappatura “Turismo”, la V100 risponde bene ed
ordinatamente agli impulsi del pilota, molto buona la ripresa ed
ottima la precisione delle traiettorie, pur lasciando tutta la
serenità per godersi il paesaggio.
Basta però cambiare
mappatura e la moto si trasforma: già con la mappa “Strada” il
motore risponde molto più prontamente e con pienezza ai movimenti
del polso, ed anche rispettando, più o meno, il limite di velocità
di 90 kmh, è bastato un breve tratto in mappatura “Sport” per
capire che di motore lì sotto ce n’è tanto, la sensazione è di avere a disposizione ben più di 115 cv. Della tenuta di
strada si è già detto, due parole per il cambio: a salire è
chirurgico, basta sfiorare la leva e si cambia velocità; per scalare
di marcia occorre più decisione, ma dopo pochi km si entra in
sintonia.
A riprova di quanto Moto Guzzi creda in questo modello, la cura dei dettagli:il serbatoio del gas,nella sospensione posteriore, è protetto e riparato, le ruote sono efficienti ma anche tanto belle a vedersi, il disegno delle teste non fa rimpiangere le alette dei modelli precedenti ed infine i flap ad apertura automatica (si attivano a 70 kmh e si richiudono a 40 kmh) oltre a proteggere di più il pilota-turista, già ben protetto dal cupolino, piccolo ma efficace, danno un ulteriore tocco di modernità. Nelle mappature “Strada” e “Sport” restano chiusi, a beneficio del coefficiente di penetrazione aerodinamica.
Qualche parola per
lo scenario in cui si è sviluppato il test: pur lasciando al centro
dell’attenzione la V100 Mandello, i porfidi della Val di Cembra ed
i laghetti di Lases, di Valle e di Santa Colomba (quest’ultimo non
fotografato) meritano una visita! Per chi fosse incuriosito, una
traccia del giro…
Il vostro
Doctorharley vi ringrazia per l’attenzione. Vi saluta e vi ricorda
#thehiglanders2023, l’hashtag per seguire il viaggio più
fotografato dell’anno, che sta per iniziare!
Links:
Moto Riders: Sito Ufficiale Facebook Instagram
Nessun commento:
Posta un commento