Totalmente in terra
elvetica, il Passo di San Bernardino riveste un prevalente interesse
escursionistico e paesaggistico, in quanto da tempo il traffico commerciale
utilizza l’omonimo tunnel autostradale, che per di più è
transitabile anche in inverno. Inoltre sul tratto che porta in cima
al valico, chiuso per tutto il periodo invernale, la circolazione è inibita ai veicoli larghi più di 2,30 metri.
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(Courtesy of Google Maps) |
L’intera strada
principale 13, nel suo tratto alpino, costituisce un percorso
interessante, da Coira e Thusis fino a Bellinzona; a nord del passo
va segnalata la Via Mala, stretta fra gole profonde, ma di questo
tracciato parleremo in altra occasione.
Questo Reportage è incentrato sul breve tratto, una quindicina di km, che comprende il Passo vero e proprio, fra Hinterrhein a nord ed il villaggio di San Bernardino a sud. Da nord ci si arriva risalendo la valle del Reno Posteriore (Hinterrhein); se si percorre l’autostrada A13, all’altezza dello svincolo n.32 occorre uscire ed immettersi nella Strada principale 13, che con veloci tornanti conduce verso il passo, offrendo splendidi scorci sul fondo valle e sull’area sciistica di Hinterrhein.
È un tratto di
bella guida, la sede stradale è ampia e ben tenuta, davvero una
boccata di ossigeno per chi ci è arrivato attraverso gli orridi
della Via Mala oppure gli stretti tornanti del Passo Spluga !
Si arriva abbastanza
in fretta ai 2066 m. del Passo, dove l’iconico cartello calamita
l’attenzione dei turisti a due e quattro ruote, per l’immancabile
foto ricordo, a cui far seguire un meritato ristoro fra le mura
dell’Ospizio, che ora non ospita più pellegrini esausti ma
escursionisti affamati.
Irrinunciabile lo
spettacolo del laghetto Moesola, che in questo periodo dell’anno è ancora in
buona parte ricoperto da un velo di ghiaccio.
Con un ultimo
sguardo al lago, si inizia la discesa verso valle, seguendo il corso del Moesa: le curve sono
ancora ben disegnate, anche quando si tratta di veri e propri
tornanti la larghezza della carreggiata consente una guida senza
stress.
In pochi km, si
lascia il paesaggio brullo della cima e si incontrano di nuovo i
boschi ed i segni della presenza dell’uomo, come i capanni in
pietra oppure il “Casott”, il vecchio ponte ad arco, anch’esso
in pietra, che si è guadagnato la classificazione di “oggetto di
importanza nazionale”. Arrivare al villaggio di San Bernardino ed
all’innesto con l’autostrada è un attimo!
A questo punto
l’itinerario del Passo sarebbe completo, ma consentiteci un
suggerimento: poiché il tratto immediatamente a sud dello svincolo
di San Bernardino, il n.33, non è bello, in quanto si spiega fra
viadotti e lunghe gallerie, come il tunnel Cianca Presella, che con i
suoi vari elementi supera i 2 km di lunghezza, invece di entrare
subito in autostrada proseguite lungo la strada normale, la 13! Vi
aspetta un tratto di gradevole strada di montagna, non troppo
impegnativo e di bella guida.
In autostrada si puo' rientrare ad uno degli svincoli di Mesocco, così i più avventurosi trovano anche qualche bosco in cui intrufolarsi…
A presto per altri
itinerari!
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