Pensate che solo negli USA ci siano le “Scenic Route”? Non è vero, ce ne sono anche in Italia, ed in questo Reportage ve ne presenteremo due, entrambe nei dintorni di Lecco, quindi facilmente raggiungibili, ideali per una gita in giornata. Si tratta della SP 65 “del Passo Agueglio” e della SP 63 “di Morterone”, entrambe sinuose, goduriose da guidare e molto panoramiche.
Al Passo Agueglio abbiamo scelto di salire dal versante di Bellano: dopo alcuni stretti tornanti nell’abitato, seguendo la SP 62 si supera lo svincolo con la superstrada Lecco-Colico e si prosegue in direzione della Valsassina fino a Parlasco, dove inizia la nostra “Scenic Route 65”. Subito dopo la Chiesa di S.Antonio Abate, se si rinuncia a visitare il caratteristico “Borgo Affrescato”, si affrontano le prime curve e ci si presentano incredibili scorci panoramici sul Lago di Como e sulle montagne circostanti, Orobie e Grigne.
Si sale rapidamente di quota, con il Lago di Como che assomiglia sempre di più ad una cartina geografica, e si arriva con qualche ultimo tornante ai 1140 m. slm. del Passo Agueglio, superato il quale si scopre il piccolo abitato omonimo, alla cui entrata si fa notare una graziosa cappella.
Appena iniziata la discesa, si presenta però una opportunità davvero interessante: la deviazione verso il Rifugio Cainallo, che si adagia a 1240 m. slm. in una conca, ad aprile ancora ben innevata, alle pendici della Grigna Settentrionale.
Lasciata Cainallo ed attraversato il centro di Esino Lario, la strada scende verso Perledo con un susseguirsi di tornanti e di panorami mozzafiato, fino a Varenna.
Da Varenna, attraversando Fiumelatte, Mandello ed Abbadia Lariana ci si porta verso Lecco.
Da Lecco si sale a Ballabio, dove inizia la seconda “Scenic Route” che vogliamo mostrarvi: per esigenze fotografiche la SP63 è stata percorsa in un giorno diverso e con una moto diversa, ma le due parti dell’itinerario sono tranquillamente percorribili in una sola giornata. I 15 km che, salendo lungo le pareti del Monte Due Mani, portano a Morterone, sono impegnativi sia per l’impressionante numero di ripidi tornanti da affrontare sia per le condizioni dell’asfalto, nonché la frequente assenza di protezioni a valle, soprattutto sino alla Forcella di Olino, che con i suoi 1158 m. s.l.m è il punto più alto della SP63.
Nessun commento:
Posta un commento