Svizzera in moto – Gottardo, Oberalp e Lucomagno
Alpi svizzere, con poco stress! Montagne e panorami di prim’ordine,
e per di più con strade alla portata di tutti, non particolarmente impegnative.
Il breve itinerario che queste foto vi raccontano può essere
percorso in mezza giornata, con arrivo e partenza dalla autostrada
svizzera A2, oppure può essere unito ad
altri, in modo da formare la traccia di una bella giornata in moto o
addirittura un intero fine settimana.
Il punto di partenza è lo svincolo autostradale di Airolo, poco prima dell’ingresso nel tunnel del Gottardo, in Canton Ticino. In alternativa all’autostrada,
dall’Italia ci si può arrivare valicando Sempione e Novena (l’itinerario è descritto
qui: Sempione e Nufenenpass). Si sale al Passo del Gottardo con i pochi, veloci tornanti della nuova strada,
dotata di un asfalto perfetto.
La sommità del Passo in estate si presenta sempre affollata,
quasi come una piazza di paese, con l’Albergo, il Museo, i chioschi per i
turisti e vari monumenti commemorativi.
Per chi ha tempo, e soprattutto voglia di tornanti, una
alternativa molto ghiotta è la salita lungo il versante ticinese della vecchia
strada del Gottardo, con il caratteristico fondo in pietra, che induce però ad
evitarla nelle giornate piovose! Sul versante nord il tratto della “strada
vecchia” è più breve, ma altrettanto gradevole.
Scendendo, si entra nel cantone di Uri e dopo poco si arriva
ad Hospental, dove ci si può innestare nel “tour classico” dei Passi Svizzeri,
andando verso il Furka (itinerario descritto qui: I grandi passi svizzeri: Furka, Grimsel, Susten.
). Proseguendo, ad Andermatt si inizia la salita, verso est, all’Oberalppass,
Cuolm d’Ursera in retoromancio. Solo qualche tornante all’inizio, poi strada
dolce fino al valico; anche la discesa è impegnativa soltanto nel primo tratto,
poi si va giù tranquilli fino a Muster, nel Cantone dei Grigioni.
Da Munster si inizia la salita verso il Passo di Lucomagno, inizialmente
in una gola profonda, poi attraversando paesaggi più aperti ma spesso privi di
vegetazione. Dopo aver costeggiato il lago e la diga e superato il punto più alto, l’Ospizio, si ridiscende verso il Canton Ticino, ed a
Biasca si riprende l’autostrada.
Chiudiamo questo reportage con l'immancabile citazione per i trenini rossi, che collegano tutti i più bei passi svizzeri: una alternativa da tener presente per la stagione invernale, quando le strade restano a lungo chiuse.
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