La Galizia consente alla Spagna di protendersi appieno dell'oceano Atlantico, fino a quello che, ai tempi della terra piatta, era considerato il suo limite: Capo di Finisterre, o Finstera.
L'itinerario, necessariamente parziale, che state per seguire parte da Noia, e già prima di arrivare a Muros si alternano spiagge bianche, prettamente oceaniche, promontori e tipici porticcioli.
Non per nulla questa è conosciuta come "Costa da Morte"!
Motociclisticamente la strada costiera è molto godibile, ma a farla da padrone questa volta è il mare, con acque limpidissime e spiagge invitanti.
Su ogni punta, un faro
La spiaggia di Carnota, sterminata!
Il motociclista è invitato a soste frequenti: ad ogni curva si presenta uno scenario diverso
Ad Ezaro il mare entra in un estuario, dove riceve le acque di una spettacolare cascata
Ormai, percorrendo sempre strade sinuose e spesso ombreggiate, siamo quasi arrivati alla "Finstera". alla fine della terra..
Questo cippo indica appunto il capo
Qui le acque dell'aperto Atlantico si mescolano con quelle del Mar Cantabrico
Come sempre, non mancano i segni di devozione, per ringraziare degli scampati naufragi o per invocare le protezioni celesti.
L'itinerario sta per concludersi, ma ancora spiaggia bianca finissima, persino in piena città, a La Coruna.
Sul Mar Cantabrico non cambia molto, ma pian piano le coste si fanno più "europee", assomigliando a quelle basche o bretoni
Arrivederci, Galizia!
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