Una cinquantina di km, o poco di più, per percorrere una delle strade più iconiche del mototurismo. Il percorso, di per sé, inviterebbe ad aprire il gas ed inanellare le curve, ma i panorami che si ammirano portano piuttosto a procedere con andature da “fermoni”, cercando di godere il più possibile di questa immersione totale nella natura, fra mare, terra e cielo.
Il verso che
consigliamo è quello da Alghero verso Bosa, nord-sud, che permette
di restare il più vicino possibile al mare; l’ora ideale sarebbe
il pomeriggio inoltrato, verso il tramonto, in modo di avere il sole
alle spalle, ma in qualsiasi ora lo spettacolo è assicurato. Dopo
aver visitato Alghero, perla catalana di Sardegna, più o meno alla
spiaggia di Las Tronas si esce dall’abitato e si inizia a
percorrere la SP105, costeggiando un mare incredibilmente blu.
Verso metà
dell’itinerario ci si stacca, solo momentaneamente, dalla costa: la
SP105 (di Sassari) diventa SP49 (di Oristano) e ci si immerge in una
natura tipicamente isolana, fatta di macchia mediterranea e di rocce
sferzate dai venti.
Ben presto però ci
si riaffaccia sul mare, per le ultime, goduriose, curve che portano
verso Bosa: il richiamo delle cale e delle spiaggette, come quella di
Compoltitu, è fortissimo, un vero invito a visitare di nuovo questo
angolo di Paradiso, magari in costume da bagno ed infradito anziché tuta e
stivali da moto.
Con l’immagine
delle casette colorate di Bosa, del suo Porto Canale, si chiude
questo breve reportage: mai come in questo caso, però, vale il detto
“una piega vale più di tante foto”!! A presto in Sardegna!
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