Il Friuli è una
regione sorprendente, e la Carnia lo è ancora di più. Ancora poco
aggredita dal turismo di massa, conserva luoghi, paesaggi ed usanze
che lasciano a bocca aperta, nonostante la indubbia, maestosa
rudezza delle montagne e la difficoltà delle strade che fra queste
montagne si incuneano. Percorrerle però, soprattutto in moto, lascia
nell’animo un grande senso di soddisfazione e di appagamento.
Entrare in Carnia da Sappada, una volta ultimo paese del Veneto ed ora primo paese del Friuli, è forse la maniera più naturale: si passa sì da montagna a montagna, ma si avverte subito la differenza fra le “mondane” Dolomiti e le “rudi” Alpi Carniche.
Una volta scollinato a Cima Sappada, la SR 355 porta a Forni Avoltri e poi verso Povolaro e Comeglians, in piena Carnia.
Entrare in Carnia dal Cadore consente un approccio più dolce: si ammira, ancora in Cadore, il lago di Auronzo e poi si sale, con strettissimi tornanti, all’altopiano compreso fra la Sella Ciampigotto e la Sella di Razzo, con una vista splendida sulle Alpi Carniche, anche se ci si trova ancora nel territorio comunale di Vigo di Cadore. Da qui, seguendo la SR465, si scende a Prato Carnico e verso Comeglians.
In realtà la SR465
una volta consentiva l’accesso in Carnia anche dalla Forcella
Lavardet, su sterrato, ma da molti anni ormai la strada è
completamente interrotta. Ci sono anche altri collegamenti fra Cadore
e Carnia, come il Passo della Mauria, lungo la SS22, che porta a
Forni di Sopra; lì vicino ci sono le sorgenti del Tagliamento ed
anche per questo appena possibile Doctorharley andrà a fotografarlo
per voi...
Entrare in Carnia dall’Austria, in particolare dalla Carinzia, è possibile scegliendo fra i due valichi automobilistici di Pramollo, che porta a Pontebba, oppure di Monte Croce Carnico, da cui si scende verso Timau. C’è anche la possibilità, su sterrato piuttosto impegnativo, di percorrere il Passo Polentin, il più alto dei tre. Di tutti, questo Blog si è già occupato con Reportage dedicati.
Entrare in Carnia
da Udine è possibile seguendo l’Autostrada A23 oppure la SS13
fino a Tolmezzo o Pontebba; il tratto fra Tolmezzo e Pontebba, che
coincide in gran parte con il Canal del Ferro, consente molte
interessanti deviazioni: ad esempio la SP112 per valicare Sella
Cereschiatis, di cui ci occuperemo quanto prima, oppure verso le
vallate laterali, come descritto qui.
Una volta entrati
nel cuore della Carnia, le strade da percorrere in moto sono davvero
tante e tutte sorprendenti: del Cason di Lanza abbiamo parlato qui.
Ora vi mostriamo, invece, qualche scatto “on the road”, realizzato in Valcalda, lungo il tratto finale della SS465, fra Ravascletto e Paluzza.
Da Paluzza a Paularo la SP 24 e poi un tratto di SP23 offrono una dozzina di km di guida gradevolissima, tutta curve e saliscendi, in buon parte in Val Pontaiba.
Lungo il tratto che
vi abbiamo appena descritto, per chi abbia voglia di impegnarsi
davvero, sia su asfalto sia su sterrato, l’ascesa al Monte Paularo
offre l’opportunità di una discreta “botta di adrenalina”, soprattutto se fatta dopo un bel temporalone notturno!
E visto che siamo in tema di montagne, vi ricordiamo le due montagne carniche di cui questo Blog si è già occupato: Monte Crostis con la sua Panoramica delle Vette ed il mitico Monte Zoncolan.
Ricordate: il Friuli
e la Carnia vi aspettano!
Disclaimer:
La qualità delle foto risente in modo marcato dell'essere state scattate prevalentemente in movimento: me ne scuso, ma in determinate condizioni è stato indispensabile.
Credits:
Un vivo ringraziamento, per i preziosi suggerimenti e le utilissime indicazioni, a @fabio_cor/ , profondo conoscitore del Friuli e delle sue strade.
Links:
Monte Crostis e Panoramica delle Vette
Passi Pramollo e M.Croce Carnico
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