Per chi va in bici è un mito, per chi va in moto è una sfida! Qualcuno lo odia, molti lo amano, ma allo Zoncolan, con le sue pendenze, i suoi tornanti stretti, le sue gallerie è impossibile restare indifferenti!
Ai 1750
m. della “Sella Zoncolan” si può arrivare sia da Sutrio (560 m.)
sia da Ovaro (695 m., alla frazione Liariis). Le salite sui due
versanti, pur presentando dislivelli simili, hanno caratteristiche
abbastanza diverse: da Sutrio fino agli impianti sciistici di
Ravascletto la strada, che si staglia sul fianco della montagna, è
in pendenza (relativamente) moderata, con una media dell’8,7%
(fonte dei dati: Wikipedia).
Dopo la
stazione della funivia, la strada cambia volto; non avendo più
finalità commerciali, diventa molto stretta e si arrampica con
ripidi tornanti fra le piste da sci, seguendone spesso proprio il
percorso, con pendenza media del 13% negli ultimi 3,5 km e pendenza
massima del 23% nell'ultimo chilometro.
Sull'altro
versante, la salita da Ovaro è lunga circa 10 km, con pendenza media
dell’11,9%. La salita vera e propria inizia però dall'abitato di
Liariis, a 8.5 km dalla cima, quando la pendenza media tocca il 15% e
massima del 22%.
Nella
parte bassa si sale fra i boschi, anche se i tornanti incassati già
fanno presagire cosa ci attende.
È
nella parte alta, però, che la salita da ovest allo Zoncolan si
mostra in tutta la sua durezza: tornanti stretti, uno dietro l’altro,
inframezzati da gallerie umide e buie. Il tratto è particolarmente
insidioso se lo si percorre in discesa.
In vetta, il monumento caro ai ciclisti, che fanno la fila per il selfie di circostanza, ed una vista impagabile sulle montagne circostanti.
Che si
arrivi da est, che si arrivi da ovest, l’arrivo in cima è comunque
una bella sensazione.. ma attenzione alla discesa!
Disclaimer:
La qualità delle foto risente in modo marcato dell'essere state scattate prevalentemente in movimento: me ne scuso, ma per cogliere le particolarità dell'itinerario è stato indispensabile.
Credits:
Un vivo ringraziamento, per i preziosi suggerimenti e le utilissime indicazioni, a @fabio_cor/ , profondo conoscitore del Friuli e delle sue strade.
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