venerdì 23 settembre 2022

Friuli in moto – Canal del Ferro, Val Dogna e Val Resia.





 

Ai margini delle Alpi Carniche, scendendo da Pontebba verso sud si percorre una vallata aspra e stretta, segnata dal corso del fiume Fella, che segna la separazione dalle Alpi Giulie. Il tratto da Pontebba alla confluenza nel Tagliamento prende il nome di Canal del Ferro (Cjanal dal Fier in friulano) ed è ricco di vallate laterali, soprattutto verso est, molto interessanti da esplorare in moto, sia quando abbiano uno sbocco sia quando si presentino come valli chiuse. 










Per la sua funzione di collegamento fra l’Austria (Passo di Pramollo e valico di Coccau) Il Canal del Ferro è da sempre una importante via di comunicazione, tant’è che lo percorrono sia l'Autostrada A23 sia la SS13 “Pontebbana”, talvolta anche deturpando la caratteristica bellezza dei suoi fianchi ripidi, spesso ghiaiosi e sporgenti, che si mescolano al basso bosco.










Un motivo in più per abbandonare le strade troppo battute e cogliere invece le opportunità offerte dalle valli laterali, come la Val Dogna, ormai quasi disabitata, in cui ci si può addentrare grazie ad una strada molto panoramica, lunga una quindicina di km, la cui origine militare è testimoniata da numerosi resti di fortificazioni ed altri cimeli, spesso visibili già a bordo strada.













Alla fine della strada, per buona parte riasfaltata di recente e quindi ben guidabile, c’è la Sella Somdogna, da cui partono numerosi sentieri verso maghe e rifugi, come il vicino Rifugio Grego, raggiungibile con 10 minuti di cammino.












Altra interessante deviazione ha inizio a Resiutta, da dove risalendo lungo la SP 42 il torrente Resia, che è il vero protagonista del paesaggio, si può giungere a Resia, a Val Resia ed anche, in cima alla valle , a Stolvizza. Si può, da Resia, salire verso Lischiazzze per poi scollinare da Sella Carnizza per raggiungere il confine sloveno a Učja (Uccea, in italiano). Purtroppo, al momento del passaggio in Val Resia, la strada di Sella Carnizza non era transitabile, per lavori urgenti.









Lavori altrettanto urgenti, sulla parte bassa della SP 42, ci hanno regalato in modo del tutto inaspettato un bel tratto di guida avventurosa, lungo una variante provvisoria, non asfaltata, tracciata sul greto del Resia, a poca distanza dal corso d’acqua. Il fondo, composto da ghiaia di fiume con fisiologici accumuli di ciottoli, ha richiesto un approccio prudente ma, dopo aver preso un po’ di confidenza, si è rivelato più divertente che impegnativo.













Un’altra delle tante belle sorprese che il Friuli ci ha riservato e di cui questo Blog vi parlerà ancora!!!


Disclaimer:


La qualità delle foto risente in modo marcato dell'essere state scattate prevalentemente in movimento: me ne scuso, ma per cogliere le particolarità dell'itinerario è stato indispensabile.

Credits:

Un vivo ringraziamento, per i preziosi suggerimenti e le utilissime indicazioni, a @fabio_cor/, profondo conoscitore del Friuli e delle sue strade.


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